Bosco del Ducato: a Borgo Val di Taro l’incontro ufficiale sui temi della gestione del marchio, attività avviate e future operatività

Presso la Sala Convegni dell’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno martedì 14 febbraio si è svolta la presentazione dei primi risultati raggiunti dal progetto e le prospettive di sviluppo.

Martedì 14 Febbraio si è svolto, presso la Sala Convegni dell’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, il momento ufficiale di presentazione dell’iniziativa Bosco del Ducato.

Il progetto, promosso dal Gal del Ducato e di cui il Centro Tadini è partner, rappresenta una delle primissime esperienze di valorizzazione e certificazione dell’origine del legname in ambito nazionale.

E proprio la valorizzazione delle produzioni legnose e non legnose legate al bosco nelle aree Leader delle provincie di Piacenza e Parma e l’importanza della certificazione forestale sono stati i temi centrali dell’incontro che ha coinvolto operatori del settore, associazioni di categoria, tecnici ed istituzioni, in un’ottica di sensibilizzazione e condivisione delle potenzialità del progetto territoriale avviato ormai da un anno.

Il convegno si è aperto con i saluti del Presidente Unione dei Comuni Taro e Ceno Francesco Mariani e del Presidente del Gal del Ducato Gino Losi e con un’introduzione al progetto da parte del Vicepresidente del Gal del Ducato Alessandro Cardinali.

"La progettualità sul Bosco del Ducato è una delle tante azioni che il Gal ha promosso e realizzato con l’ultimo Piano di Azione Locale” spiega Cardinali “la valorizzazione dei boschi sotto il profilo della certificazione ambientale è un obiettivo strategico a cui il Gal punta di dare continuità anche nell’ambito della prossima programmazione, creando valore per il territorio”.  

A seguire gli interventi volti ad illustrare il disciplinare per la gestione del marchio Bosco del Ducato – Legna, entrato nella sua fase operativa e le prime attività avviate.

Il dottore forestale Riccardo Simonelli ha approfondito nel dettaglio il tema della creazione del marchio territoriale, sottolineando il ruolo del Gal nel rifinanziare incentivi che puntino alla valorizzazione economica del territorio del Ducato.

“È stata forte la volontà del Gal del Ducato di promuovere e sostenere questo progetto partendo proprio dalle richieste degli operatori, che hanno voluto uno strumento di valorizzazione e di marketing per dimostrare le loro capacità di azione sul territorio” spiega Simonelli “il consumatore finale oggi può fare la differenza scegliendo il legno certificato del nostro territorio”.

La maggiore consapevolezza del consumatore su temi ambientali fa sì che aumenti la richiesta di informazioni sull'origine del legno: è qui che la certificazione acquista un ruolo determinante - commenta Davide Troncon, Esperto di Certificazione ISO 38200.

“La certificazione forestale dà garanzie, fornisce certezze” è con queste parole che Antonio Brunori, Segretario Generale PEFC Italia, approfondisce l’importanza della certificazione forestale come strumento a garanzia non solo della qualità e origine del legno e dei prodotti di origine forestale del Bosco del Ducato, ma anche della qualità del territorio, che sceglie di adottare un comportamento etico, stimolando gli investimenti, a vantaggio dell’intera comunità locale e della Regione.

Di grande importanza l’attività di divulgazione e assistenza tecnica relativa al progetto, in capo al Centro Tadini, partner dell’iniziativa.

“Il settore forestale è una ricchezza per il sistema paese, basti pensare che il 30% del territorio emiliano-romagnolo è costituito da bosco” spiega Massimiliano Gobbi, direttore del Centro Tadini “grazie all’esperienza pluriennale nel settore forestale abbiamo condotto un’analisi finalizzata a descrivere la realtà del settore nelle province di Parma e Piacenza e sulla base di questa abbiamo realizzato un’azione articolata di divulgazione e assistenza tecnica indirizzata alle imprese. La certificazione è un modo per dare valore a quello che si produce sul nostro territorio e quindi portare valore alle aziende”.

Un contributo importante sul tema è stato condiviso anche da Antonio Mortali, Direttore del Consorzio Legna del Ducato, che ha affrontato il tema dell’importanza della valorizzazione del bosco in termini di capacità di assorbimento di emissioni di CO2. Infatti, si parla di tonnellate di carbonio assorbite dai boschi - che occupano la maggior parte della superficie dei comuni montani, meno densamente popolati - quantità che aumenta esponenzialmente in caso di gestione sostenibile e attiva del bosco.

“Una buona gestione forestale può aumentare fino al 30% la capacità dei boschi di trattenere carbonio” sottolinea l’Assessore regionale con delega alla programmazione e gestione delle politiche forestali e dei servizi ecosistemici Barbara Lori “è di fondamentale importanza promuovere progettualità in grado di supportare attivamente i territori, cogliendone le specificità, per una maggiore qualità ed efficacia delle azioni”.